
Nell’area euro tutti i prezzi energia esclusa sono aumentati a dicembre rispetto a novembre del 7,2%, quindi in costante aumento
Eurostat ha confermato che a dicembre il tasso di inflazione annuale nell’area euro è calato al 9,2% dal 10,1% a novembre e dopo 10,6% a ottobre (picco massimo mai raggiunto).
A novembre 2021 era al 5%. Nella Ue a dicembre 10,4% dopo 11,1% a novembre. Un anno prima era al 5,3%. In Italia 12,3% dopo 12,6% a novembre, 4,2% un anno prima).
I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Spagna (5,5%), Lussemburgo (6,2%) e Francia (6,7%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Ungheria (25%), Lettonia (20,7%) e Lituania (20%, nella foto). Rispetto a novembre, l’inflazione annua è diminuita in ventidue Stati membri, è rimasta stabile in due ed è aumentata in tre.
A dicembre, il contributo maggiore all’inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto da alimentari, alcol e tabacco (+2,88 punti percentuali), seguiti da energia (+2,79%), servizi (+1,83%) e beni industriali non energetici (+1,70%).
Nell’area euro tutti i prezzi energia esclusa sono aumentati a dicembre rispetto a novembre del 7,2%, quindi in costante aumento (7% a novembre, 6,9% a ottobre, 6,4% a settembre); escludendo energia e alimentari processati in aumento al 6,9%; escludendo energia, alimentari e tabacco 5,2% dopo 5%; la crescita dei prezzi dell’energia è calata: +25,5% dopo 34,9% a novembre.
La prossima stima flash dell’inflazione nell’area dell’euro con dati per gennaio 2023 è prevista per il primo febbraio.
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