
La frenata di ieri ha per il momento azzerato i guadagni della settimana, ma il primo bilancio 2023 resta nettamente positivo
All’indomani di una giornata di vendite, che ha archiviato il primo scossone del 2023 – complice la conferma da parte della Bce sul percorso di rialzo dei tassi – le Borse europee aprono in positivo, mettendosi in scia alle piazze asiatiche e ignorando i cali di Wall Street, dove il rallentamento dell’inflazione ha lasciato spazio ai rinnovati timori di recessione.
Il Cac 40 di Parigi sale dello 0,51% a 6.987,11 punti, l’Ftse 100 di Londra avanza dello 0,39% a 7.777,60 punti e il Dax 30 di Francoforte registra un progresso dello 0,50% a 14.995,05 punti. A Piazza Affari l’Ftse Mib guadagna lo 0,70% nei primi scambi.
La frenata di ieri ha per il momento azzerato i guadagni della settimana, ma il bilancio 2023 resta nettamente positivo e, per molti listini europei, ai livelli precedenti lo scoppio del conflitto in Ucraina (+6,48% il Ftse Mib).
Va detto che, in attesa di nuove indicazioni sull’inflazione, il mercato resta cautamente ottimista, visto che le prospettive dell’economia restano meno fosche di quanto si pensasse nei mesi scorsi: anche la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha descritto uno scenario non brillante per il 2023, ma migliore di quanto anticipato e con lo spettro di una grave recessione in allontanamento.
Sul fronte energetico, il petrolio è in modesto rialzo (+0,4% i future del Wti marzo a 80,93 dollari al barile, +0,43% a 86,53 dollari quelli del Brent di pari scadenza), mentre sono in lieve calo i prezzi del gas naturale (ad Amsterdam i contratti febbraio cedono lo 0,76% a 60,25 euro al megawattora).
Sul valutario l’euro resta sopra la soglia di 1,08 sul biglietto verde e vale 1,084 dollari (da 1,0839 ieri in chiusura). L’euro/yen è a 139,707 (da 139,79 ieri) e il cambio dollaro/yen a 128,87.
Infine la settimana macro si chiude con l’inflazione in Giappone, il tasso prime rate in Cina, le vendite al dettaglio nel
Regno Unito. Dalla Germania arrivano i prezzi alla produzione, dall’Italia il Bollettino economico di Bankitalia e l’Istat sull’attività nelle costruzioni. Chiudono gli Stati Uniti con le vendite di case esistenti e un intervento di Williams della Fed.
A Davos si chiude il 53mo World Economic Forum con una tavola rotonda sul Global Economic Outlook con Lagarde (Bce), Georgieva (Fmi) e il ministro dell’economia francese Le Maire.