
Sale l’attesa per le decisioni che a inizio febbraio adotteranno sia la Federal Reserve, sia la Banca centrale europea
Chiusura in rialzo per le Borse europee, incoraggiate dalla performance di Wall Street e soprattutto del Nasdaq, che ha dato una spinta anche ai titoli tech europei.
Sale intanto l’attesa per le decisioni che a inizio febbraio adotteranno sia la Federal Reserve, sia la Banca centrale europea. Così Francoforte è salita dello 0,46% a 15.102,15 punti, Parigi ha guadagnato lo 0,52% a 7.032,02 punti, Londra è cresciuta dello 0,18% a 7.784,90 punti, Madrid ha registrato +0,28% a 8.942,75 punti. Milano, infine, ha chiuso a +0,18%.
Lo spread si è invece attestato a 181,5 punti, mentre il rendimento dei Btp a dieci anni è salito al 3,98% (dal 3,95%).
Sul fronte dei cambi, l’euro sale a 1,0869 dollari (da 1,0815 di venerdì in chiusura), dopo aver conquistato anche la soglia di 1,09 nel corso della giornata. Il biglietto verde ha risentito dell’ipotesi che la Fed alzerà solamente di 25 punti il costo del denaro nella riunione di febbraio.
Debole lo yen dopo il nuovo intervento della Banca del Giappone per limitare i rendimenti dei titoli di Stato: un euro vale 141,9 yen (da 139,02), mentre il dollaro incrocia la divisa nipponica a 130,56 (128,84).
Sul fronte energetico, infine, il future di marzo sul Wti guadagna l’1,1%, attestandosi a 82,53 dollari al barile. Infine perde quota il gas: il future di febbraio arretra del 4,2% attestandosi a 64 euro.
A Piazza Affari sono andate male le Enel (-3,2%) e le Snam (-2,7%), risentendo dello stacco degli acconti sui dividendi rispettivamente da 0,2 euro per azione e da 0,11 euro. Hanno invece rialzato la testa le Intesa Sanpaolo (+2,7%), dopo la frenata di venerdì, provocata dal timore che la banca non riesca a realizzare il buyback per 1,7 miliardi. Timori dissipati dalle precisazioni dell’istituto.
Sono andate bene le St (+2,6%), nell’attesa della pubblicazione dei conti 2022, in calendario giovedì e insieme al settore tech. Fuori dal paniere principale, la Juventus ha perso il 5,12% a seguito della decisione della Corte federale d’appello di togliere alla società sportiva 15 punti in classifica.