La decisione dopo il vertice tra i sindacati e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso
A poco più di 12 ore dall’inizio della serrata dei distributori di carburante è stata revocata la seconda giornata di sciopero prevista per domani 26 gennaio.
La decisione è stata presa al termine dell’incontro tra le sigle sindacali e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Un nuovo tavolo sarà indetto l’8 febbraio.
Lo hanno fatto sapere Fegica e Figisc Confcommercio che in una nota congiunta spiegano che restano molte criticità ma che la decisione è stata presa per favorire i cittadini. I distributori riapriranno quindi già da questa sera.
Secondo quanto emerge da alcune Federazioni locali, per il momento l’adesione era stata attorno al 70%. Secondo altre la protesta ha coinvolto poco meno della metà delle pompe.
Secondo Faib, “abbiamo un’adesione attorno all’80-90% su tutta la rete, al netto delle precettazioni, delle gestioni dirette e di qualche pompa bianca. Il risultato è abbastanza positivo”.
Secondo i dati Figisc, è chiuso il 36% degli impiant e spiega come abbia aderito alla protesta l’85% di quel 50% di distributori che, di fatto, aveva la possibilità di scioperare.
Certo, invece, è l’aumento del prezzo, amara sorpresa per gli automobilisti che si sono recati dai benzinai aperti.