
Si tratta di Finlandia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Irlanda, Austria e Slovacchia. Secondo i sette ministri occorre utilizzare le risorse già stanziate
Sette governi europei sono contrari a “nuovi finanziamenti” Ue per accelerare la riconversione industriale e tecnologica “verde” e rispondere, nello stesso tempo, all’Inflation Reduction Act americano.
È quanto hanno scritto, riporta Radiocor, i responsabili dell’economia di Finlandia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Irlanda, Austria e Slovacchia al vicepresidente e commissario al commercio Valdis Dombrovskis in una lettera. Secondo i sette ministri occorre utilizzare le risorse già stanziate ed “eventuali misure aggiuntive dovrebbero essere basate su un’analisi approfondita da parte della Commissione del restante deficit di finanziamento”.
Nello stesso tempo, il ministro delle finanze tedesche Christian Linder ribadisce che mentre “aumentano i tassi di interesse e con l’alta inflazione la Ue deve inviare segnali di stabilità di bilancio non (a favore) di strumenti di debito”.
Si sta riscaldando notevolmente la partita su aiuti di stato alle imprese e risposta europea allo scatto americano a sostegno delle produzioni tecnologiche verdi che prevede discriminazioni verso le auto elettriche europee e, soprattutto, rischia di attrarre negli States produzioni europee.
Riemerge la divisione tra “frugali” e “fronte del sud”, tuttavia prevale l’attesa che un compromesso sarà trovato. La prossima settimana le decisioni di Bruxelles sugli aiuti di stato, il 9-10 il Consiglio Europeo.