
Almeno 17 obiettivi Sdg in agenda, ecco lo studio di Abi in merito
È stato pubblicato oggi lo studio delle Dichiarazioni non finanziarie (Dnf) pubblicate nel 2022 e relative alle attività svolte nel 2021 da un campione di banche rappresentativo del 95% del mondo bancario in Italia, in termini di totale attivo. Così l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) tratteggia un primo bozzetto delle priorità degli istituti di credito italiani; tra cui spicca, tra gli altri valori, quello della sostenibilità.
Dall’analisi, realizzata nell’ambito dell’ultima rilevazione BusinEsSG con cui Abi, in collaborazione con Scs Consulting, si ricavano i dati circa il processo di integrazione nelle attività bancarie delle dimensioni ambientale, sociale e di gestione d’impresa (acronimo Esg dall’inglese Environmental, Social and Governance). Secondo l’Abi, una “elevata percentuale di banche (l’85% del totale campione) rendiconta nel dettaglio il proprio contributo al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 promossa dalle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals, SDGs nell’acronimo inglese)”.
Gli obiettivi sui quali le banche agiscono in via prioritaria per contribuire a promuovere una crescita equa e duratura, rendicontati nelle Dichiarazioni non finanziarie, sono: crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile, occupazione piena e produttiva e lavoro dignitoso per tutti; contrasto al cambiamento climatico e alle sue conseguenze; valorizzazione e uguaglianza di genere; educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
Non mancano obiettivi legati alla vita cittadina e alla sua sostenibilità sia sociale che ambientale, come: città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; infrastrutture resilienti, innovazione ed industrializzazione equa, responsabile e sostenibile; accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni; lotta a ogni forma di povertà; salute e benessere per tutti e per tutte le età.