
Le associazioni sportive devono rispettare il precedente limite in base alle norme dell’antiriciclaggio oltre che tributarie
La mano correttiva del Governo Meloni sul tetto al contante non riguarda le associazioni sportive dilettantistiche. Lo riporta Italia Oggi approfondendo quanto sancito sia dall’ultimo intervento dell’Esecutivo sia quanto già regolato dalla legge 398/1991.
Se dunque oggi il contante deve sottostare a un tetto di cinquemila euro, gli esborsi delle asd devono ancora rientrare nel limite di mille euro. Superando questo tetto, l’associazione rischierebbe di uscire dal regime agevolato che implica anche la forfettizzazione dell’IRES e dell’IVA nel caso di operazioni commerciali.
Sforando il tetto di mille euro, le asd andrebbero incontro anche a una contestazione valutaria, come previsto dal decreto sull’antiriciclaggio, atto a prevenire l’impiego di proventi di attività criminose e il finanziamento del terrorismo.