La previsione più bassa getta incertezza sul futuro dei prodotti più venduti di Pfizer, sotto pressione con il calo della spesa pubblica anti-covid
Il gruppo farmaceutico Pfizer (nella foto la sede di New York) ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 100,3 miliardi di dollari, un massimo storico, che riflette una crescita operativa del 30%; escludendo i contributi di Paxlovid e Comirnaty, i ricavi sono cresciuti del 2% a livello operativo.
L’utile per azione diluito è salito a 5,47 dollari in aumento del 42% annuo, e un utile per azione diluito rettificato di 6,58 dollari, in aumento del 62% su anno, che rappresentano entrambi i massimi storici per Pfizer, sottolinea il comunicato.
Forti ricavi del quarto trimestre 2022 pari a 24,3 miliardi di dollari, che riflettono una crescita operativa del 13%; escludendo i contributi di Paxlovid e Comirnaty, i ricavi sono cresciuti del 5% a livello operativo. L’utile Eps diluito riportato nel quarto trimestre è di 0,87, in aumento del 48% su base annua e Eps diluito rettificato di 1,14, in aumento del 45% su base annua.
Per il 2023 Pfizer fornisce una guidance di ricavi in calo da 67 a 71 miliardi di dollari e di Eps diluito rettificato da 3,25 a 3,45 dollari.
Si prevede che i ricavi per l’intero anno 2023, esclusi i prodotti Covid-19, cresceranno dal 7% al 9% a livello operativo rispetto all’intero anno 2022. Il produttore farmaceutico statunitense ha dichiarato di aspettarsi vendite di 13,5 miliardi di dollari dal vaccino Comirnaty per il 2023 e di 8 miliardi per la pillola antivirale Paxlovid, al di sotto delle stime di Wall Street.
La previsione più bassa getta incertezza sul futuro dei prodotti più venduti di Pfizer, che dovrebbero essere messi sotto pressione quest’anno con il calo della spesa pubblica per i vaccini e i trattamenti Covid.
Albert Bourla, presidente e amministratore delegato ha dichiarato: “Il 2022 è stato un anno da record per Pfizer, non solo in termini di ricavi e utili per azione, che sono stati i più alti della nostra lunga storia, ma soprattutto in termini di percentuale di pazienti che hanno una percezione positiva di Pfizer e del lavoro che svolgiamo. Per quanto siamo orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato, la nostra attenzione è sempre rivolta a ciò che verrà dopo”.
“Mentre ci rivolgiamo al 2023, prevediamo di stabilire ancora una volta i record, con potenzialmente il maggior numero di lanci di nuovi prodotti e indicazioni che abbiamo mai avuto in un periodo di tempo così breve. Riteniamo – conclude – che la combinazione di questi lanci attesi a breve termine, ulteriori prodotti in pipeline che potrebbero potenzialmente arrivare sul mercato a medio termine e i contributi previsti dallo sviluppo del business, abbia il potenziale per preparare l’azienda a una crescita continua e robusta per tutto il resto di questo decennio e oltre”.