Il gruppo ha chiuso l’anno con un utile netto di 5,2 miliardi di euro, il miglior risultato dell’ultimo decennio
Il gruppo Unicredit ha chiuso il 2022 con un utile netto di 5,2 miliardi di euro, in crescita del 47,7% sui 3,5 miliardi nel 2021. Si tratta, afferma una nota, del miglior risultato dell’ultimo decennio. L’utile netto di gruppo contabile sale da 2,1 a 6,5 miliardi di euro.
Nel solo quarto trimestre, esclusa la Russia, Unicredit registra un utile netto contabile di 2,4 miliardi, in rialzo del 78,9% sul trimestre precedente e un utile netto di 1,4 miliardi, in rialzo del 7,9% sul trimestre precedente.
Tornando ai dati annuali, che risultano superiori alla guidance 2022, esclusa la Russia, in tutti i parametri chiave, i ricavi netti salgono del 13,3% a 18,4 miliardi di euro, con un margine di interesse di 10,7 milioni di euro (+18,6%). Il Cet1 ratio pro forma sale dal 14,13% al 14,91%, il Rote dal 7,3% al 10,7%. Riguardo alla Russia, afferma la nota, “l’esposizione e’ adeguatamente gestita, con elevati accantonamenti e un decremento di oltre 4 miliardi a costi minimi nel corso dell’anno” rispetto alla posizione di marzo 2022.
“Unicredit ha conseguito una serie di risultati finanziari eccezionali che dimostrano i progressi significativi nel percorso di trasformazione industriale e la capacità di ottenere performance eccellenti in tutto il ciclo – ha affermato l’a.d. Andrea Orcel, commentando in una nota i conti annuali -. Abbiamo conseguito un utile netto di 5,2 miliardi di euro sull’intero esercizio, il nostro miglior risultato in oltre un decennio In vista del 2023, Unicredit è più forte che mai ed è ben posizionata per conseguire eccellenti risultati. Siamo fermamente concentrati sull’esecuzione di Unicredit Unlocked e guardiamo al futuro con fiducia”.
“Siamo cresciuti per otto trimestri consecutivi – ha aggiunto – chiara testimonianza della trasformazione di Unicredit che ha dimostrato resilienza e forza. Intendiamo distribuire 5,25 miliardi di euro complessivamente tra dividendi e riacquisti di azioni proprie per il 2022, con un incremento di 1,5 miliardi rispetto all’anno precedente, ovvero un aumento di oltre l’80% del DPS, fatte salve le debite approvazioni. Stiamo rispettando il nostro impegno verso gli azionisti di una politica di distribuzione sostenibile e attrattiva, mantenendo al contempo la nostra solidità patrimoniale”.
E ha concluso: “In vista del 2023, Unicredit è più forte che mai ed è ben posizionata per conseguire eccellenti risultati. Siamo fermamente concentrati sull’esecuzione di Unicredit Unlocked e guardiamo al futuro con fiducia”.
Unicredit distribuirà agli azionisti per il 2022 un totale di 5,25 miliardi di euro con un aumento del 40% rispetto all’anno precedente, con una proposta di dividendo in contanti di 1,91 miliardi di euro e di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi, soggette alle debite approvazioni.
Il riacquisto di azioni proprie avverrà in due tranche, la prima per 2,34 miliardi, da avviare immediatamente dopo l’approvazione da parte dell’assemblea ordinaria degli azionisti prevista il 31 marzo prossimo, mentre la seconda, per 1 miliardo, è attesa durante la seconda metà del 2023.
Unicredit prevede per il 2023 un utile netto, inclusa la Russia, sostanzialmente in linea con quello del 2022. I ricavi netti sono previsti oltre 18,5 miliardi, il margine di interesse superiore a 11,3 miliardi di euro, i costi inferiori a 9,7 miliardi.
Infine, l’esposizione cross-border della Russia “è stata adeguatamente gestita e ridotta nel corso dell’anno, a costi minimi, complessivamente del 66% circa, ovvero di circa 4,1 miliardi di euro, grazie ad azioni proattive e disciplinate”. Unicredit, afferma la nota, è impegnata a mantenere un progressivo approccio di de-risking.