
A causa del report dell’hedge fund Hindenburg Research, l’ex terzo uomo più ricco del mondo ha perso 40 miliardi in pochi giorni
Un crollo di quasi il 30% dell valore di tutte le società della costellazione Adani Enterprise, il gruppo del miliardario indiano Gautam Adani. È avvenuto oggi, alla borsa di Mumbai, ed è solo l’ultimo capitolo di un’incredibile caduta.
Ieri l’offerta pubblica di azioni, la più grande nella storia del paese, lanciata cinque giorni prima, era stata salvata in extremis dall’intervento di grandi investori istituzionali, altre società quotate e privati di alto profilo.
Il gruppo è al centro di una caduta vertiginosa che ha visto la fortuna di Gautam Adani, l’uomo più ricco dell’India, precipitare in meno di una settimana, con una perdita in pochi giorni di circa 31,2 miliardi di euro dai 120 di sette giorni prima.
Una rovina improvvisa che ha fatto precipitare il miliardario, vicinissimo al Premier Modi, dal decimo al quindicesimo posto secondo l’indice in tempo reale di Forbes. Secondo la rivista, solo oggi la fortuna di Adani si è abbassata dagli 83,9 miliardi di dollari di questa mattina ai 75,1 di questo pomeriggio.
Oggi la banca privata Credit Suisse Group AG ha smesso di accettare obbligazioni delle compagnie del gruppo indiano come garanzie di prestito per i suoi clienti privati, uno dei segnali della crescente diffidenza internazionale nei confronti del 60enne miliardario, un self made tycoon, che ha abbandonato gli studi a sedici anni.
La tempesta è stata causata dal rapporto del 24 gennaio dell’hedge fund Hindenburg Research, un documento di 106 pagine che afferma che Adani ha fatto prosperare il suo impero, le cui attività si estendono dalle infrastrutture all’energia passando per gli alimenti, grazie a una frode.
Hindenburg definisce le pratiche del gruppo “il più grande imbroglio della storia degli affari” e lo accusa di “frode contabile spudorata, manipolazione di azioni e riciclaggio di denaro”. Il gruppo ha risposto negando tutte le accuse.