
L’oggetto, degli anni ’40, venne acquistato in un negozio di Londra. Si rivelò essere un Giacometti autentico. Una sua scultura è stata battuta per 141,3 milioni
Il sogno di ogni appassionato di mercatini (o di e-bay): un oggetto curioso, acquistato per una cifra irrisoria, si rivela l’opera di un artista di prim’ordine.
Negli anni Sessanta, un cliente attento acquistò un lampadario per poco più di 250 sterline (circa 300 euro) in un negozio di Londra, per poi scoprire che si trattava di uno dei pochi apparecchi di illuminazione realizzati dal famoso scultore svizzero Alberto Giacometti (1901-1966). Il lampadario, che risale agli anni ’40, sarà messo all’asta da Christie’s a Londra il 28 febbraio con una stima di 1,5 milioni – 2,5 milioni di sterline. Ma per la casa d’aste potrebbe addirittura fruttare di più di un pezzo simile venduto nel 2018 per circa 7 milioni di sterline.
Secondo il quotidiano londine The Guardian, il lampadario in arrivo da Christie’s fu probabilmente commissionato nel 1946 o 1947 da un defunto amico di Giacometti, il collezionista d’arte Peter Watson. Fu appeso negli uffici di “Horizon”, una rivista culturale britannica ormai scomparsa, dal 1949 fino alla chiusura della rivista l’anno successivo.
In seguito, fu riposto in un magazzino prima di arrivare, per vie misteriose, in un negozio di antiquariato sulla Marylebone Road di Londra. Il pittore inglese John Craxton acquistò il lampadario dal negozio negli anni ’60 e lo ha esposto nella sua casa di Hampstead, a Londra, per 50 anni.
Nel 2021 la Fondazione Giacometti di Parigi l’ha autenticato e lo ha addirittura ritenuto una delle opere più significative della sua opera di design, per via della sua palla sospesa, che appare altrove solo nella scultura giovanile “La Boule suspendue” (1922).
Le sculture di Giacometti sono tra le più costose sul mercato dell’arte. La sua opera in bronzo del 1947, “L’Homme au Doigt” (L’uomo con il dito), è stata venduta nel 2015 per 141,3 milioni di dollari e rimane la scultura più costosa venduta all’asta.