
Le trimestrali deludenti di Apple e Google e l’outlook al ribasso di Amazon si abbattono sui mercati oltreoceano
La delusione dei risultati trimestrali di Apple e Alphabet e dell’outlook fornito da Amazon dopo numeri sopra le attese sta minando la fiducia con cui gli investitori erano usciti dalla due giorni delle banche centrali: dopo la brillante performance dell’ultima seduta in Europa e a Wall Street, i listini cinesi sono sottotono e le Borse europee aprono in calo.
Piazza Affari a pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni perde lo 0,53% con il Ftse Mib a 26.956 punti. Francoforte segna -0,70%, Parigi -0,46% e Londra -0,16%. Sulla piazza asiatica, a Tokyo il Nikkei ha chiuso a +0,40% a 27.511 punti.
Sul mercato valutario, l’euro resta 1,090 dollari, quota a cui è sceso ieri dopo gli annunci della Bce: la banca centrale europea ha alzato i tassi di 50 punti base e confermato un medesimo intervento per marzo ma guarderà nei mesi successivi l’evoluzione dell’inflazione per valutare nuove mosse. Petrolio stabile con il Brent aprile a 82 dollari al barile e il Wti aprile a 76 dollari al barile. Gas in rialzo dello 0,4% a 57 euro al megawattora.
A Milano ancora attenzione su Tim: il cda, che ha iniziato a esaminare l’offerta non vincolante per la rete infrastrutturale arrivata da Kkr, proseguirà l’analisi nella riunione del 24 febbraio e intanto aspetta altre proposte alternative in arrivo.
Attesa per i risultati di Intesa Sanpaolo nel settore bancario e per la reazione di StMicroelectronics (fornitore di Apple) alle indicazioni arrivate da Cupertino.
Sotto i riflettori anche due titoli che ieri avevano realizzato performance pesanti: Cnh, caduta dai massimi storici dopo i risultati 2022 e l’annuncio dell’uscita da Piazza Affari del titolo che resterà quotato solo a New York, e Saras con Angelo Moratti, consigliere e azionista di riferimento insieme agli altri componenti della sua famiglia, che ha precisato di non avere “alcuna una strategia di disimpegno” rispetto al gruppo della raffinazione dopo il contratto derivato siglato con BofA sul 5% circa.
Oggi, dopo l’indice Caixin, attesi i prezzi alla produzione Eurozona e, nel pomeriggio la trimestrale di Intesa. Oltreoceano, riflettori sull’occupazione e sull’ISM Servizi.