
Secondo il Fondo, l’economia cinese “è destinata a riprendersi quest’anno ma anche così, la Cina deve ancora affrontare sfide economiche significative”
La ripresa economica della Cina sta risalendo la china, ma deve affrontrare “un alto grado di incertezza” tra la crisi del mercato immobiliare e l’attuazione di riforme per rilanciare la crescita: il rimbalzo della fiducia dei consumatori rafforzerà il mercato del turismo regionale duramente colpito dalle misure contro la pandemia del Covid-19.
Lo sostiene il Fondo monetario internazionale nel rapporto annuale dedicato al Paese, a pochi giorni dal rialzo delle sue stime nel World Economic Outlook di una crescita al 5,2% per quest’anno dopo il 3% del 2022, tra i tassi bassi degli ultimi decenni.
L’economia cinese “è destinata a riprendersi quest’anno con il ritorno della mobilità e delle attività dopo la revoca delle restrizioni” anti-Covid, fornendo “una spinta all’economia globale”, ha affermato il rapporto del Fmi, secondo cui “anche così, la Cina deve ancora affrontare sfide economiche significative”.
La contrazione del settore immobiliare rimane tra gli ostacoli principali e c’è ancora qualche incertezza sull’evoluzione del virus. Sul lungo periodo, poi, c’è l’annosa questione del calo demografico e il rallentamento della crescita della produttività. Il mercato immobiliare, che rappresenta circa un quarto del prodotto interno lordo cinese, è stato colpito dalla crisi del debito degli sviluppatori che ha costretto a lasciare incompiuti decine di progetti di edilizia residenziale, dando il via alla rabbia diffusa tra i proprietari di case e facendo precipitare la fiducia.
Gli esperti del Fondo hanno espresso un parere positivo sulle misure finora adottate, avvertendo però che “sono necessarie ulteriori azioni, anche con altri finanziamenti per il completamento di progetti in difficoltà e per promuovere la ristrutturazione basata sul mercato”.
Il rapporto ha anche raccomandato riforme strutturali a medio termine, senza le quali la crescita della Cina potrebbe scendere sotto il 4% nei prossimi cinque anni a fronte di una forza lavoro in calo: ad esempio, il rafforzamento della sua rete di sicurezza sociale per contrastare un accumulo di risparmi tra le famiglie che nel 2022 sono cresciuti al record di 17.840 miliardi di yuan (2.600 miliardi di dollari), secondo la Banca centrale (Pboc).
“Una serie di riforme ambiziose ma fattibili può migliorare queste prospettive, aumentando il ruolo dei consumi delle famiglie nella domanda”, ha avvertito il Fmi.
Poi, l’innalzamento graduale dell’età pensionabile, il rafforzamento di sussidi di disoccupazione e sanitari e il riassetto delle imprese statali per colmare il divario di produttività con le imprese private. “Il rimbalzo dei consumi ha forse un impatto minore sull’economia globale rispetto a quelli guidati da altri fattori”, ha notato Thomas Helbling, vicedirettore del dipartimento Asia e Pacifico del Fmi, in un briefing online.