
Naive, giocosi e pratici: dal genio di Kusama ai nostri salotti, la tendenza del momento è balloon
Sembrano usciti dal sogno di un bambino, e invece nel futuro potrebbero guidare le tendenze del design di interni. Sono i mobili “a palloncino” e gonfiabili, resi celebri dall’installazione negli Champs Elysee di Parigi di Yayoi Kusama. Ma presto dal palazzo di Louis Vitton potrebbero entrare nei salotti dei più accaniti amanti del design
Una storia di avanguardia
In realtà per quanto rivoluzionaria l’idea di Kusama non è nuova. In questo senso infatti ad aver anticipato il design gonfiabile furono gli inventori settecenteschi della mongolfiera, anche se per la mobilia abbiamo dovuto aspettare gli anni ’60 e i geni dell’arte contemporanea Andy Warhol e Claes Oldenburg, e collettivi di design come Utopie e Archigram.
Belli da vedere, giocosi, ma non solo: i mobili gonfiabili sono anche pratici. E amici dell’ambiente: infatti possono essere realizzati a partire da plastiche di scarto, una bella iniziativa visto che il pianeta risente sempre di più dell’inquinamento da plastiche. Inoltre fanno bene all’umore, con quelle loro forme un po’ infantile e naive che rendono il salotto immediatamente più spensierato e giocoso. Per non parlare della comodità di poter pulire una stanza banalmente sgonfiando il sofà e appoggiandolo su una sedia.
Di nuovo in voga
Di moda tra i principali designer negli anni ’60 e ’70, a partire dagli anni ’80 i mobili gonfiabili sono diventati meno popolari; troppo inquinante e troppo fragile, considerando anche che all’epoca il riciclo delle materie plastiche era pura utopia. Oggi sta tornando in grande stile e i design rari del secolo scorso sono tra i pezzi più ricercati dai fan del vintage. I designer contemporanei stanno ora intensificando i pezzi realizzati con materiali eco-responsabili e le opere di Jeff Koons, un’icona del design del 21esimo secolo.