A Milano l’attenzione rimane concentrata sulle banche, spinte dalle prospettive di tassi in rialzo. Occhio sull’evolversi della situazione di Mps
Avvio debole per le Borse europee, che anche la scorsa settimana hanno registrato consistenti progressi, continuando a percorrere la strada del rialzo imboccata a inizio anno. A Milano l’indice Ftse Mib avvia gli scambi scendendo a 26.806 punti (-0,54%); male anche Parigi (-0,39%) e Londra (-0,41%). Perdite meno marcate per Francoforte, che cede lo 0,21%.
Milano in cinque sedute ha guadagnato l’1,9%, nonostante le banche centrali americana ed europea abbiano indicato che continueranno ad alzare il costo del denaro. Gli investitori, però, scommettono che i tassi stiano per raggiungere il picco, visto che anche l’inflazione ha iniziato a calare.
I mercati pagano dazio alle tensioni tra Cina e Stati Uniti dopo l’abbattimento del pallone spia cinese. Anthony Blinken, il segretario di stato americano, ha annullato il suo viaggio a Pechino. Intanto Tokyo ha chiuso in progresso dello 0,67%, ma sono deboli le altre piazze asiatiche.
Sul mercato valutario, l’euro scende a 1,0795 dollari (venerdì in chiusura a 1,084). La divisa vale inoltre 142,1 yen (141,96), mentre il dollaro/yen è pari a 131,63 (128,63). E’ in calo il prezzo del gas naturale ad Amsterdam a 57,2 euro al MWh (-1,1%), mentre sale il petrolio: Wti di marzo vale 73,92 dollari al barile, in rialzo dello 0,7%.
A Milano l’attenzione rimane concentrata sulle banche, spinte dalle prospettive di tassi in rialzo. Al tempo stesso, però, gli operatori si interrogano sulle operazioni straordinarie che potrebbero essere annunciate. Intanto sia Intesa Sanpaolo, sia Banco Bpm hanno escluso una integrazione con Banca Mps. Oggi pubblicano i conti 2022 Anima e Credem.
Sul fronte macro oggi sale l’attesa per la pubblicazione dell’andamento delle vendite al dettaglio europee. Sarà inoltre importante seguire il dato preliminare sull’inflazione tedesca. Nel frattempo va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali.