
Nella partita del turismo in Italia il lifestyle batte il lusso: i viaggiatori sono stregati da usi e costumi italiani. E hanno speso decine di miliardi per viverli
Un quadro di generale ripresa del settore in Italia che ha prodotto un impatto economico stimato complessivamente in 77 miliardi di euro nel 2022, grazie alle spese sostenute da oltre 770 milioni di turisti, tra pernotti in strutture ricettive e alloggi in abitazioni private (seconde case, residenze di amici e parenti, appartamenti e camere in affitto). Rispetto al 2021, la crescita è del +16,7% per le presenze e del +17,4% per la spesa. Lo si evince dalle ricerche condotte da Enit eUnioncamere con Isnart rese note in occasione della Bit.
Inoltre, nella partita del turismo in Italia il lifestyle batte il lusso: i viaggiatori sono stregati da usi e costumi italiani. Un’indagine Enit su 5.004 viaggiatori intervistati, rivela il livello di stima che i visitatori hanno per l’Italia anticipando flussi e tendenze 2023.
La ricerca riguarda ben 12 Stati e 500 turisti potenziali per Paese coinvolto: Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e USA (NY e Miami). La Penisola sembra non bastare mai: almeno il 20% di chi è stato in Italia negli ultimi 5 anni afferma di esserci stato almeno tre volte. In Austria e in Svizzera questa quota sale oltre il 30% mentre gli svedesi sono indietro per interesse tra i viaggiatori versole destinazioni italiane, anche in termini di frequenza di visite. Ad incidere soprattutto il fattore lontananza.
Lo stile italiano è l’aspetto rimasto maggiormente impresso nei ricordi degli intervistati (43,4% dei casi), a seguire le bellezze naturalistiche e il patrimonio culturale (rispettivamente 38,9% e 32,8%).
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