Per JPMorgan adesso la banca centrale taglierà i tassi di 100 punti
Il terremoto in Turchia (leggi qui su Il Mondo le ultime news) potrebbe costare il 2,5% del pil, ovvero 25 miliardi di dollari. La stima arriva da JP Morgan secondo cui le 10 città colpite rappresentano il 9,3% del pil turco, l’8,5% delle esportazioni turche e l’11,1% dei dipendenti in Turchia. La distruzione è stata più pronunciata a Hatay, Kahra manmaras e Adiyaman, mentre Gaziantep e Adana, le città più ricche della regione interessata dal sisma (4% del pil della Turchia), sono state meno danneggiate.
Per questo, data la bassa dimensione economica delle province più colpite, Jp Morgan stima che l’impatto del terremoto sull’attività economica sarà modesto.
Non solo. Secondo l’istituto americano è probabile che la Central Bank of the Republic of Türkiye acquisterà fino a 8 miliardi di lire turche di titoli di stato e sukuk (titoli di di debito conformi alla sharia) dalle banche e che taglierà il suo tasso ufficiale di 100 punti base all’8% nella riunione di politica monetaria di febbraio della prossima settimana. «Non escludiamo ulteriori riduzioni dei tassi in vista delle elezioni originariamente previste per il 18 giugno», spiegano gli esperti.