Oggi non solo associazioni di categoria: a Palazzo Chigi anche Abi, Cdp e Sace. Si comincia alle 16.30
Giornata calda oggi sul fronte politico. Il decreto che blocca la cessione dei crediti dei bonus edilizia, tra cui il superbonus, fa insorgere le associazioni di comparto. Si cerca quindi un punto di equilibrio sul decreto. Con questo obiettivo alle 16.30 a Palazzo Chigi il governo incontrerà oggi i rappresentanti di Abi, Cdp e Sace, per un confronto sulle norme in questione. A questa riunione seguirà alle 17.15 quella con le categorie interessate, Ance, Confedilizia, Confindustria, Confapi, Alleanza cooperative italiane, Cna e Confartigianato.
Ance e Abi hanno presentato al governo una proposta che prevede la possibilità per le banche di utilizzare a compensazione dei crediti i versamenti F24 delle imposte fatte dai loro clienti. Ma hanno anche chiesto che i crediti incagliati siano acquistati da società controllate dal ministero dell’Economia. «Ci siamo dimenticati che il superbonus è nato in un momento straordinario, quando l’economia si era fermata per il Covid – ricorda Brancaccio – Una misura straordinaria che, utilizzando un settore che ha da sempre un impatto anticiclico, ha portato risultati – ha tenuto a sottolineare la presidente dell’Ance Federica Brancaccio. – L’economia del 2021-22 non si è fermata. Poi ci sono stati problemi. Ma le truffe hanno riguardato altri bonus e non certo le società con una storia. Hanno buttato fango su una classe imprenditoriale».
La convocazione inviata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano è indirizzata direttamente ai presidenti dell’Ance Federica Brancaccio, di Confindustria Carlo Bonomi, di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, di Confapi Cristian Camisa e dell’alleanza delle Cooperative Italiane Maurizio Gardini. Per il governo, a quanto si apprende, parteciperanno alle riunioni il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, quello delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, quello dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, il viceministro all’Economia Maurizio Leo, oltre al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. «Un intervento di Cdp è una delle ipotesi allo studio – ha detto il viceministro al Mit Edoardo Rixi parlando a margine del convegno Rigenerazione Urbana: oltre il passato la nuova Liguria. – È evidente che chi si occupa della finanza pubblica in un Paese la prima cosa che deve fare è riavocare a sé tutti i crediti per capire quanti sono da pagare. Dopodiché l’intenzione del governo è far fronte al pagamento nei confronti delle imprese, cosa che ad oggi era bloccata comunque, perché le banche non intendevano più pagare i crediti temendo per i loro bilanci».
La premier Meloni non ha dubbi: il superbonus è una misura scritta male costata 2000 euro a ogni cittadino ma è indubbio che il decreto varato dal Governo ha creato non poche tensioni, tra le associazioni di categoria, i sindacati e nella stessa maggioranza. E tra le proposte spunta l’ipotesi della cartolarizzazione dei crediti per trovare un punto di equilibrio. Staremo a vedere.