
Il governo è “nudo”: a svelare il “segreto di Pulcinella” è Ferrara di Unimpresa, che ricorda la scadenza campale del 1° marzo
“Il governo si è infilato in un vicolo cieco e, adesso, per prendere qualsiasi provvedimento volto a superare il blocco del Superbonus è appeso alla decisione che l’Istat renderà nota il prossimo 1° marzo”.
A dirlo è il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, sottolineando che “in quella occasione, l’istituto di statistica invierà alla Commissione europea il quadro della finanza pubblica italiana relativa al 2022 e chiarirà se i crediti fiscali relativi ai bonus edilizi vanno considerati come debito pubblico aggiuntivo e non solo come deficit”.
Ferrara evidenzia che “qualora l’Istat escludesse il Superbonus dal debito, allora il governo avrebbe un importante spazio di manovra e potrebbe avviare in tempi rapidi la compensazione con i modelli F24 pagati in banca”.
“Purtroppo, in questa fase di limbo e di attesa, c’è il forte rischio fallimento per molte imprese del settore edilizio e di quello collegato, ormai stremate e piegate dalla mancanza di liquidità” osserva infine Ferrara.
LEGGI ANCHE Superbonus, Eurostat: “Aspettiamo che Istat dica se è pagabile”