
Lo studio di fase 3 ha valutato l’efficacia della pillola Merck su persone che non avevano il COVID-19, ma che vivevano con qualcuno a cui era stato recentemente diagnosticato
La pillola anti-COVID della Merck non previene l’infezione tra i familiari. La società farmaceutica ha infatti comunicato che LAGEVRIO (anche noto come molnupiravir) non ha dimostrato una riduzione statisticamente significativa del rischio di contrarre il virus a seguito dell’esposizione domestica a un altro individuo malato.
Lo studio di fase 3 ha valutato l’efficacia su persone che non avevano il COVID-19, ma che vivevano con qualcuno a cui era stato recentemente diagnosticato. Ebbene il gruppo trattato con LAGEVRIO è risultato avere il 23,6% in meno di probabilità rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo di sviluppare il COVID-19 fino al giorno 14.
A detta di Dean Y. Li, presidente di Merck Research Laboratorie, questi risultati “non influiscono sui dati di efficacia e sicurezza della pillola per il trattamento da lieve a moderato“.