Gli analisti si aspettano che la Fed continui ad aumentare i tassi di interesse e poi li mantenga elevati più a lungo del previsto
Apre al ribasso la seduta di Wall Street dopo il lungo fine settimana che ha celebrato il Presidents’ Day. Gli investitori sono particolarmente nervosi in attesa dei verbali della Fed sull’incontro dello scorso primo febbraio che saranno pubblicati mercoledì.
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 280,12 punti (-0,83%), lo S&P 500 è in calo di 38,13 punti (-0,93%), il Nasdaq Composite è in diminuzione di 152,95 punti (-1,30%). Il petrolio Wti al Nymex sale dello 0,83% a 76,97 dollari al barile.
Sebbene l’inflazione sia scesa dal suo picco, rimane ancora elevata e con tasso di disoccupazione al minimo di 53 anni e le vendite al dettaglio in crescita sostenuta, gli analisti si aspettano che la Fed continui ad aumentare i tassi di interesse e poi li mantenga elevati più a lungo del previsto.
L’osservatorio CME FedWatch ha pronosticato con una probabilità del 79% che la Fed alzerà i tassi di interesse di altri 25 punti base a un intervallo compreso tra il 4,75% e il 5% dopo la riunione del 22 marzo.
Sui mercati di oggi, incidono i risultati trimestrali delle grandi catene di rivenditori, ma soprattutto le tensioni geopolitiche tra Mosca e Washington, dopo che la Russia, stamattina, ha sospeso l’accordo sul nucleare con gli Stati Uniti.
Oggi Biden, alle 17.30, terrà un discorso in vista dell’anniversario dell’invasione ucraina; mentre una delegazione cinese visiterà il presidente Putin, che sempre stamani ha imputato a Kiev lo scoppio della guerra.
Tra i dati macroeconomici di oggi ci sarà la lettura preliminare del PMI servizi e manifatturiero e i dati sulle vendite di case esistenti.
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