
L’intenzione è quella di raggiungere l’autonomia, attraverso l’autoproduzione e gli incentivi alle comunità energetiche, entro il 2030
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha elaborato una proposta, inviata ai vertici dell’Unione Europea, per favorire la nascita di strategie per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili come eolico, fotovoltaioco e biomasse. In questo modo sarà possibile sfruttare, per chiunque prenderà parte al progetto, la possibilità di avere sconti in bolletta e contributi a fondo perduto.
Il target che ci si è prefissi sarà quello di favorire lo sviluppo di 15mila comunità energetiche ovvero gruppi di persone, ma anche imprese, associazioni o enti (anche religiosi) che produrranno autonomamente energia.
La volontà del governo sarebbe quella di riuscire a raggiungere entro il 2030 la decarbonizzazione e l’autonomia energetica come spiegato anche in una nota dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin
Il testo inviato all’Unione e dalla quale adesso si attende il responso, evidenzia sia le strategie di incentivazione per chi si associa sia gli investimenti in arrivo dal Pnrr pari a 2,2 miliardi. Si tratta di una serie di finanziamenti a fondo perduto che coprirebbero fino al 40% dei costi di realizzazione per un eventuale nuovo impianto o il potenziamento di quelli già esistenti.
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