
Pandemia, conflitto russo-ucraino, impennata dei costi dell’energia e rialzo dell’inflazione sono i fattori che più recentemente hanno colpito ecosistemi economici, produttivi e sociali.
Negli ultimi 12 mesi la capacità di risparmio è diminuita o molto diminuita per il 54% degli italiani. Pandemia, conflitto russo-ucraino, impennata dei costi dell’energia e rialzo dell’inflazione sono i fattori che più recentemente hanno colpito ecosistemi economici, produttivi e sociali. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Changing World di Nomisma che, attraverso rilevazioni bimestrali su un campione rappresentativo di italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, consente di interpretare e anticipare i cambiamenti sociali in corso e indagare aspettative, valori, bisogni e modelli di acquisto dei cittadini.
Dall’analisi emerge come nell’ultimo anno l’88% delle famiglie abbia adottato opportune strategie di risparmio per far fronte al rincaro dell’energia e all’aumento generale dei costi. Nonostante questo, il 14% degli intervistati ritiene di guadagnare meno di quanto avrebbe bisogno per sostenere le spese necessarie.
Il 38% di chi risparmia lo fa proprio perché il futuro sembra essere troppo incerto, mentre il 23% mette soldi da parte per affrontare con tranquillità eventuali spese impreviste. «L’attuale periodo storico e gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno modificato e continuano a modificare profondamente la quotidianità degli italiani – sottolinea Valentina Quaglietti di Nomisma. – Se da un lato abbiamo preso coscienza del fatto che si è delineato un new normal che nulla ha a che vedere con il pre-pandemia, dall’altro si è diffusa anche la consapevolezza che sarà sempre più ricorrente il verificarsi di nuove normalità. Ed è proprio su questi presupposti che Nomisma ha dato vita a questo nuovo osservatorio che vuole essere uno strumento concreto a disposizioni di imprese, associazioni, istituzioni e policy maker che – in un mondo in continua trasformazione – vogliono intercettare tempestivamente le nuove tendenze e rendere la conoscenza del loro mercato di riferimento una leva strategica di crescita».
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