Così auspicano Coldiretti e Filiera Italia, nell’esprimere un giudizio positivo sull’accordo raggiunto tra Ue e Regno Unito sulla spinosa questione dello scambio di merci con l’Irlanda del Nord
Con l’aumento del 15% delle esportazioni agroalimentari made in Italy in Gran Bretagna, che nel 2022 hanno raggiunto il valore record di 4,2 miliardi, il disgelo tra Unione Europea e Gran Bretagna può contribuire a migliorare l’interscambio e a riempire gli scaffali vuoti nei supermercati Oltremanica con prezzi alle stelle per cibi e bevande.
Lo affermano Coldiretti e Filiera Italia che, nell’esprimere un giudizio positivo sull’accordo raggiunto tra Ue e Regno Unito sulla spinosa questione dello scambio di merci con l’Irlanda del Nord dopo la Brexit, chiedono però attenzione ora alla effettiva implementazione.
La permanenza dell’Irlanda del Nord nel mercato unico Ue, decisa al momento della Brexit per evitare di creare un confine fisico nell’isola dell’Irlanda, aveva di fatto creato un confine nel Mare d’Irlanda spostando i controlli alla partenza dai porti inglesi.
Ora – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – lo “schema Windsor” indica una soluzione a questa situazione complessa introducendo un ‘corridoio verde’ per le merci britanniche (inclusi prodotti alimentari) che restano in Irlanda del Nord, per le quali non ci saranno praticamente controlli, e un «corridoio rosso» per le merci destinate invece al mercato europeo.