
Il consumo globale di gas è diminuito, secondo le stime, dell’1,6% nel 2022
Nel 2022 la domanda di gas in Europa ha fatto registrare il calo più marcato nella storia, portando ad una riduzione di ben il 13%, mentre il consumo a livello globale è diminuito dell’1,6%. L’industria ha ridotto la produzione e i consumatori hanno abbassato i termostati. Le condizioni climatiche invernali più miti hanno inoltre contribuito a ridurre il fabbisogno di riscaldamento degli ambienti. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’AIE (Agenzia internazionale dell’energia) sul mercato del gas che sottolinea come nel 2023 la domanda globale dovrebbe essere sostanzialmente stabile, ma le prospettive sono soggette a un elevato livello di incertezza, in particolare per quanto riguarda le azioni future della Russia e l’impatto economico della fluttuazione dei prezzi dell’energia.
«L’anno scorso è stato straordinario per i mercati globali del gas. I prezzi stanno tornando a livelli gestibili, in particolare in Europa, dove un inverno mite e la distruzione della domanda hanno contribuito a raffreddare i mercati – ha dichiarato Keisuke Sadamori, direttore dei mercati energetici e della sicurezza dell’AIE. – La Cina è la grande incognita del 2023. Se la domanda globale di GNL tornerà ai livelli pre-crisi, questo non farà altro che intensificare la concorrenza sui mercati globali e inevitabilmente farà salire nuovamente i prezzi».
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