Da Intesa Sanpaolo arrivano 10 milioni di euro. Nel progetto coinvolte 25 aziende locali
Un nuovo inizio per 150 donne ucraine che ad un anno dallo scoppio della guerra possono tornare ad una vita normale in Polonia grazie ad un nuovo lavoro. Il merito è del progetto avviato dall’ong Avsi e Intesa Sanpaolo.
Integrazione, formazione e occupabilità femminile sono i tre pilastri del progetto Inclusione lavorativa per rifugiati ucraini in Polonia avviato ad agosto 2022 in risposta all’onda di migranti arrivata nel Paese polacco a causa della guerra in Ucraina. Un progetto innovativo che ha saputo unire la formazione linguistica, corsi di soft skill, la formazione tecnica, l’assistenza psicologica e legale fino all’inserimento lavorativo.
Nel progetto sono state coinvolte 25 aziende locali che operano in diversi settori: dall’industria meccanica ed elettronica, alla logistica e ai servizi finanziari e assicurativi, fino alla consulenza e ad aziende che operano in ambito educativo. Dura 6 mesi ed ha previsto anche una componente di aiuto economico tramite voucher alle famiglie di rifugiati ucraini più vulnerabili e l’inserimento e accompagnamento di 50 minori ucraini in ambienti scolastici polacchi come scuole dell’infanzia e asili.
Intesa Sanpaolo ha donato 10 milioni di euro a favore di misure di solidarietà e accoglienza verso la popolazione dell’Ucraina, con progetti di protezione umanitaria, alloggio, sostegno economico diretto, assistenza sanitaria e psicologica, distribuzione di beni di prima necessità e integrazione dei rifugiati.
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