Il decreto legge Ilva è stato approvato definitivamente con 144 voti a favore. Urso: “lo Stato torna in campo”
Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge Ilva. Il testo è stato approvato definitivamente con 144 voti a favore, mentre 103 sono stati i contrari e 16 astenuti. «Così lo Stato torna in campo – commenta il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. – Con l’approvazione, ad ampia maggioranza, del decreto Ilva sono state poste le condizioni per il rilancio industriale, ora tocca all’azienda: investimenti, produzione, occupazione. Non molliamo. Insieme si può».
Il decreto legge dispone il versamento da parte di Invitalia ad Acciaierie d’Italia di 680 milioni destinati ad un aumento di capitale per assicurare la continuità della produzione di Taranto e per pagare i fornitori, in particolare quelli dell’energia.
Sono previste anche norme sul commissariamento,:ovvero l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria per le imprese che gestiscono stabilimenti di interesse strategico nazionale, da parte del socio pubblico che ne detenga almeno il 30%.
Un’altra novità è quella della reintroduzione dello scudo penale, ossia la non punibilità dei soggetti che agiscono per dare esecuzione ai provvedimenti che autorizzano la prosecuzione dell’attività produttiva di stabilimenti industriali dichiarati di interesse strategico nazionale.