
La norma riguarda cardinali, capi dicastero, presidenti, segretari, sottosegretari, dirigenti ed equiparati, inclusi gli uditori, ed equiparati, del Tribunale della Rota Romana ma vale solo per gli affitti futuri e i contratti in scadenza
Arriva una nuova stretta di papa Bergoglio sulla gestione del patrimonio della Santa Sede. Con un nuovo provvedimento avente forza di legge il Pontefice dice basta agli appartamenti ai cardinali a titolo gratuito o a prezzi di favore in Vaticano. Finora gli alti vertici della gerarchia vaticana potevano godere di immobili a condizioni irrisorie. Ora quegli immobili ora potranno essere messi a reddito, con un incremento della gestione finanziaria, e affittati agli stessi prezzi praticati ad altri inquilini non vip. «Tutti devono fare un sacrificio», è il senso della disposizione di Bergoglio, in un momento di difficoltà economica per le casse della Santa Sede.
La norma riguarda cardinali, capi dicastero, presidenti, segretari, sottosegretari, dirigenti ed equiparati, inclusi gli uditori, ed equiparati, del Tribunale della Rota Romana. Ma vale solo per gli affitti futuri e i contratti in scadenza. «Il provvedimento non ha effetto sulle agevolazioni già concesse alla data della sua entrata in vigore – specifica la nota diffusa da Vatican News – e pertanto, i contratti stipulati in precedenza proseguono fino alla naturale scadenza, ma possono essere prorogati o rinnovati solo nel rispetto di quanto adesso stabilito, fatti salvi i rinnovi obbligatori stabiliti dalla legge o dal contratto. Qualsiasi eccezione alla nuova normativa dovrà essere direttamente autorizzata dal Papa».
FOTO: SHUTTERSTOCK
LEGGI ANCHE: Vaticano, Papa Francesco: “nessun ente ecclesiastico è titolare di beni della Santa Sede”