
Il trend negativo, che purtroppo caratterizza tutte le aree produttive italiane, è particolarmente sentito anche in Liguria
Continuano le difficoltà delle aziende nella ricerca di operai specializzati. In Liguria, ad esempio le imprese hanno difficoltà a trovare il 45,2% della manodopera contro un dato medio nazionale del 45,6%.
In particolare la carenza si manifesta verso figure professionali come tecnici Ict, progettisti di software ma anche autisti di camion, operai edili, elettricisti, meccanici e tutte le attività legate alla ristorazione.
Un problema che, oltre alle ovvie difficoltà lavorative per le aziende, rischia di essere anche una perdita di tempo. Infatti la ricerca e la selezione è arrivata, nel 2022, in media a 3,3 mesi che sono diventati 4,7 nel caso di richiesta di operai specializzati.
La conferma arriva anche da un dell’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato su dati Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior dedicato alle difficoltà di reperimento del personale da parte delle MPI. Da questo si nota che le piccole imprese liguri, nel 2022, hanno registrato difficoltà nel 43,2% delle assunzioni previste complessive, quota che sale al 47,1% per le aziende di artigianato e scende al 41,1% per le imprese non artigiane.
Guardando alle singole province, nel 2022 quella che ha registrato più difficoltà è stata Genova con il 44,2%, seguita dalla Spezia (40,1%), Savona (38,1%) e Imperia (37,2%). Per quanto riguarda invece la variazione 2021-2022 delle entrate difficili da reperire, La Spezia (+10,8) e Imperia (+9,4) si posizionano sopra la media nazionale che è di 8,3% mentre al di sotto si posizionano a pari merito (+8,2) le province di Genova e di Savona.
«La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale – sottolinea Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – è la conseguenza di una molteplicità di fattori: dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro. Per questo, la carenza di manodopera va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, degli interventi di politica economica e delle misure per riattivare il mercato del lavoro. Notevole è il nostro impegno per trovare percorsi su misura per le microimprese ed il successo del bando Match point, condiviso con Regione Liguria, testimonia che siamo sulla buona strada».
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