
Il turismo, uno dei pilastri dell’economia italiana, è da tempo oggetto di un paradosso che potrebbe aggravarsi: aumento della domanda e mancanza di personale
Ancora allarme per la carenza di personale, soprattutto nell’ambito del settore turistico. Un paradosso se si pensa che la nostra nazione è una meta ambita in tutto il mondo. Ma a quanto pare a primavera ci potrebbero essere dei picchi di flusso che potrebbe essere difficile gestire.
Ma procediamo con ordine. Con l’arrivo di Pasqua il settore turistico rappresentato da Assoturismo Confesercenti, lancia l’allarme: mancano 50mila lavoratori.
I numeri del 2022 parlano di pernottamenti nelle strutture ricettive italiane arrivati a 400 milioni e il 2023 potrebbe non essere da meno. In realtà la carenza di personale qualificato era ormai una luce rossa accesa anche negli anni prepandemia. Adesso, però, la situazione sembra addirittura aggravarsi con la ripartenza del comparto e la domanda repressa che hanno creat un collo di bottiglia. Una umento della richiesta e dei posti a fronte di una carenza sempre pi grave di manodopera e di personale.
“La questione della mancanza di personale nel turismo – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – ha ormai raggiunto le dimensioni di una vera e propria emergenza. Così è impossibile gestire i picchi di attività, in particolare in alcune aree come la riviera romagnola. Ma problemi si riscontrano anche in Sicilia e in Sardegna. Nelle prossime settimane presenteremo specifiche proposte normative al ministro del Turismo Daniela Santanchè e al ministro del lavoro Marina Elvira Calderone“.
FOTO: LUCA ZENNARO-ARCHIVIO / ANSA / PAL