Prove tecniche di gradimento per il tycoon che ritorna alla politica con l’intenzione di riconquistare la Casa Bianca
A volte tornano e Trump non fa eccezione. Il tycoon si è presentato alla Conservative Political Action Conference con la volontà, confermata, di essere scelto come rappresentante dei Repubblicani per affrontare Joe Biden.
Non si tratta delle primarie che consegnano lo scettro ufficiale ma è senza dubbio una manifestazione utile per comprendere l’orientamento dell’elettorato. Utile, ad esempio, per scoprire che il 79% dei rappresentanti repubblicani è contrario agli aiuti all’Ucraina. In linea con le direttive di Trump.
Questa volta, infatti, al suo arco aveva, The Donald aveva proprio quest’altra freccia, forse la più convincente: la possibilità di frenare l’escalation della guerra in Ucraina.
Forte del suo slogan “America first” l’ex presidente ha difeso anche i protagonisti dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, definiti “patrioti trattati peggio di chiunque altro. Tranne me”.
I suoi punti forti sono sempre gli stessi: blocco dell’import dalla Cina, attacchi a comunisti, deep state e corruzione diffusa. Ma sono punti che, alla fine, gli assicurano il 62% delle preferenze informali rispetto agli altri aspiranti. Tra tutti, oltre Ron Desantis, è paradigmatico quel 5% di preferenze ottenuto da Nikki Haley, antitrumpiana dichiarata.
FOTO: ANSA/JIM LO SCALZO