
Lane: “l’ammontare dei tassi sarà determinato dai dati”. Holzmann: “servono quattro rialzi tassi da qui a luglio”
La Bce manterrà la sua rotta da falco anche nei prossimi mesi. Dopo la Lagarde la conferma arriva oggi anche dal capo economista della Banca centrale Philip Lane che, in un discorso al Trinity College di Dublino, non ha lasciato dubbi al riguardo. «La Bce proseguirà nel rialzo dei tassi anche dopo la riunione di marzo quando, con ogni probabilità, i tassi saliranno di 50 punti al 3,5%», ha detto, sottolineando che sono le informazioni attuali sulle pressioni inflattive a determinarlo.
L’ammontare dei rialzi dopo il vertice di marzo sarà però deciso sulla base dei dati, quindi considerando il quadro macro-economico che andrà a delinearsi.
Il mercato stima già che i tassi saliranno al 4% entro l’anno.
Il governatore della Banca Centrale austriaca, e componente del board dei governatori della Bce, Robert Holzmann, chiede rialzi dei tassi da mezzo punto a ognuna delle quattro riunioni fino a luglio. In una intervista all’Handelsblatt, il banchiere, da sempre uno dei più falchi all’interno dell’istituto centrale, ha spiegato di credere che “l’inflazione core non si indebolirà significativamente nel primo semestre dell’anno e rimarrà agli attuali livelli“.
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