Piazza Affari ha guadagnato lo 0,45%, mentre lo spread ha chiuso a 181 punti e il rendimento dei Btp a dieci anni si è portato al 4,52%
Prosegue il trend rialzista delle Borse europee, che hanno chiuso in guadagno (fatta eccezione per Amsterdam e Londra), dopo l’allungo della scorsa settimana e le performance vantate da inizio anno. Milano ha guadagnato lo 0,45%, mentre lo spread ha chiuso a 181 punti e il rendimento dei Btp a dieci anni si è portato al 4,52%.
Gli investitori, però, sono cauti in vista delle imminenti riunioni delle banche centrali. La prossima settimana, il 16 marzo, si riunirà il consiglio direttivo della Bce, mentre il 22 marzo annuncerà le proprie decisioni la Federal Reserve.
Qualche indicazioni sull’operato dell’istituto centrale Usa potrebbe emergere domani e dopodomani, in occasione del discorso del numero uno, Jerome Powell, dinnanzi al Congresso.
Intanto il governo cinese ha fissato al 5% la crescita per l’anno in corso. Indicazione che non ha entusiasmato i mercati, trattandosi del livello più basso da tre decadi.
Così hanno perso quota i valori del petrolio e delle materie prime: il wti, contratto di aprile, cede infatti lo 0,55%, attestandosi a 80,12 euro. Intanto il gas si è portato ai minimi dal dicembre 2021, a 41,8 euro al megawattora (-6,9%).
Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,0679 dollari (1,0593 venerdì in chiusura) e 145,19 yen (144,48), mentre il dollaro/yen è a 135,96 (136,377).
A Milano si sono messe in evidenza le Tim (3,1%), beneficiando dell’offerta per Netco presentata da Cdp e Macquarie, in concorrenza a quella di Kkr.
Sono ben impostate le banche, beneficiando della prospettiva di tassi di interesse in rialzo. Banco Bpm è salita del 2,3%. Hanno fatto bene anche le Eni (+0,7%), dopo il Memorandum of Understanding (MoU) siglato con il gruppo degli Emirati Arabi Uniti, Adnoc.
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