
Ecco tutte le modifiche della riforma del fisco allo studio del Governo
La riforma del fisco ha le ore “contate”. Il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, conferma la scadenza di metà marzo per l’approdo in consiglio dei ministri della legge delega. «Penso di sì, siamo alle battute finali. Riusciremo entro metà marzo a portarla in Consiglio dei ministri, poi ci saranno i tempi parlamentari», ha promesso a margine di un convegno dell’Ordine dei commercialisti di Milano.
Già qualche settimana fa lo stesso Leo aveva anticipato la struttura in quattro parti della delega. Una prima parte riguarderà i principi con un armonizzazione di quelli dell’Unione europea, di quelli internazionali e dello Statuto dei contribuenti. La seconda parte della riforma riguarderà invece i tributi. L’idea che guarda al ceto medio sarebbe dunque accorpare la seconda e la terza aliquota dell’Irpef, oggi rispettivamente al 25% al 35%, fissando la percentuale del prelievo al 27 o al 28%. Il cuore del provvedimento sarà quello dei procedimenti. Ce ne sono quattro: il primo è il procedimento dichiarativo, per il quale si prevede una semplificazione del calendario degli adempimenti e del meccanismo dei versamenti. Il secondo procedimento invece riguarda l’accertamento, che cambierà con la riforma. In particolare il viceministro Leo prevede per le imprese di minori dimensioni un “concordato preventivo biennale“. Il terzo procedimento sul quale la riforma interverrà sarà quello della riscossione. Infine l’ultimo procedimento sarà il “contenzioso tributario“. L’ultima parte della riforma riguarderà i Testi Unici per arrivare poi alla stesura del Codice Tributario.
FOTO: ANSA/FABIO CIMAGLIA