L’emendamento è stato approvato sulla base delle norme sugli aiuti di Stato, a seguito del riconoscimento del fatto che l’economia dell’Ue sta attraversando un grave turbamento
La Commissione europea ha approvato oggi a Bruxelles una modifica al regime di garanzia italiano esistente, compreso un aumento del budget fino a 3 miliardi di euro, per la riassicurazione del rischio di credito commerciale di gas naturale ed elettricità, nel contesto delle conseguenze della guerra della Russia contro l’Ucraina.
L’emendamento è stato approvato sulla base delle norme sugli aiuti di Stato (articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea), a seguito del riconoscimento del fatto che l’economia dell’Ue sta attraversando un grave turbamento.
Il regime di sostegno originale, approvato dalla Commissione il 30 settembre 2022 mira a limitare i rischi che gli assicuratori stanno attualmente affrontando quando offrono ai clienti un’assicurazione del credito commerciale. Sotto l’amministrazione di Sace, l’Agenzia Italiana per il Credito all’Esportazione, il regime assicura che l’assicurazione del credito commerciale continui a essere disponibile per le imprese, evitando loro di dover pagare le bollette energetiche in anticipo o entro poche settimane, e riducendo così il loro fabbisogno immediato di liquidità.
L’Italia ha notificato diverse modifiche al regime esistente, spiega la Commissione in una nota: 1) un aumento di bilancio complessivo fino a 3 miliardi di euro; 2) una proroga del periodo in relazione al quale gli aiuti possono essere concessi, fino al 31 dicembre 2023; 3) un più lungo differimento (fino a 36 mesi) per il pagamento delle bollette energetiche da parte dei clienti; 4) l’introduzione della possibilità di aprire il regime di aiuto anche alle imprese con fatturato massimo annuo superiore a 50 milioni di euro.
La Commissione ha ritenuto che l’emendamento notificato dall’Italia è compatibile con i principi sanciti dal Trattato Ue. La nota di Bruxelles indica in particolare che: 1) gli assicuratori del credito commerciale si sono impegnati a mantenere lo stesso livello di protezione offerto il 22 marzo 2022, e ad abbassare i premi che i clienti devono pagare per le operazioni oggetto della misura, rispetto alla situazione che ci sarebbe senza questo intervento ; 2) la garanzia è limitata al credito commerciale originato fino alla fine di quest’anno; 3) il regime è aperto a tutti gli assicuratori del credito in Italia; 4) il meccanismo di garanzia garantisce la condivisione del rischio tra gli assicuratori e lo Stato, fino a un volume di 5 miliardi di euro.
La Commissione ha concluso che il regime, così come modificato, contribuirà alla gestione dell’impatto economico dell’attuale crisi in Italia, e che è necessario, opportuno, proporzionato e ben mirato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’Ue e con i principi generali stabiliti nel Quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato.
LEGGI ANCHE Climate change e assicurazioni: rimborsi per 35 mld di dollari in 6 mesi
(foto IMAGOECONOMICA)