
Gli Stati membri sono obbligati a rinnovare il 3% degli edifici pubblici ogni anno
L’Ue raggiunge finalmente un accordo sull’efficienza energetica. E’ stato concordato dal Consiglio e dal Parlamento europeo un aumento graduale dell’obiettivo di risparmio energetico annuale per il consumo finale di energia dal 2024 al 2030. In particolare gli Stati membri assicureranno nuovi risparmi annuali dell’1,49% del consumo finale di energia in media durante questo periodo, raggiungendo gradualmente l’1,9% il 31 dicembre 2030. In totale i membri dell’Unione dovranno garantire collettivamente una riduzione del consumo energetico finale di almeno l’11,7% nel 2030, rispetto alle previsioni formulate nel 2020. Il target è a metà strada tra i due ipotizzati dalla Commissione europea, il 9% proposto dal pacchetto clima 2021 e il 13% del RePower Eu del 2022.
Non solo: c’è l’obbligo specifico per il settore pubblico di ottenere una riduzione annuale del consumo energetico dell’1,9% e gli Stati membri sono tenuti a rinnovare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli edifici di proprietà di enti pubblici. Tutte le imprese, comprese le pmi che superano gli 85 TJ di consumo energetico annuo, dovranno implementare un sistema di gestione dell’energia. In caso contrario saranno soggetti a audit energetico (se il loro consumo annuo supera i 10TJ – terajoule). Per la prima volta viene introdotto anche uno schema di rendicontazione delle prestazioni energetiche dei grandi data center.
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