Risulta da una nuova bozza del Net-Zero Industry Act, di cui l’Ansa ha preso visione, che la Commissione europea dovrebbe presentare giovedì 16 marzo
L’energia nucleare è stata stralciata dall’elenco delle tecnologie verdi strategiche per l’industria Ue. Risulta da una nuova bozza del Net-Zero Industry Act, di cui l’Ansa ha preso visione, che la Commissione europea dovrebbe presentare giovedì 16 marzo.
Nella nuova versione del piano industriale – ancora in fase di negoziazione e soggetto a modifiche -, Bruxelles conferma l’obiettivo di produrre sul suolo europeo almeno il 40% della tecnologia pulita di cui l’Ue ha bisogno per la transizione verde, ma rimuove i target settoriali per la produzione di pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore ed elettrolizzatori.
Il nucleare era presente nella prima bozza del regolamento circolata all’inizio della settimana a Bruxelles, ma il sostegno diretto all’atomo è tema dibattuto tra gli Stati membri e sarebbe difficilmente accettabile per la Germania. L’equilibrio trovato fin qui dalla Commissione europea è di dare via libera all’energia nucleare in modo indiretto attraverso la produzione di idrogeno pulito, un altro settore al quale il “Net-Zero” dedica tutele e corsie preferenziali.
I target di produzione interna delle singole tecnologie verdi chiave per permettere all’Ue di raggiungere i suoi obiettivi di neutralità climatica sono stati rimpiazzati in un considerando – dunque non giuridicamente vincolante – nel quale viene indicato che la capacità di produzione solare fotovoltaica dell’Ue dovrebbe aumentare a 30 gigawatt entro il 2030; quella eolica a 36 GW; le pompe di calore a 31 GW; 549 gigawattora per le batterie; e una capacità per gli elettrolizzatori di 100 GW di idrogeno.
Le procedure di autorizzazione per i progetti sulle tecnologie verdi non dovrebbero avere tempi di attesa superiori a un anno per i progetti superiori a 1 gigawatt e di nove mesi per quelli più piccoli.
(foto ANSA)