
Nuovo scontro tra Commissione Europea ed un gruppo di nazioni, tra cui l’Italia, per alcune nuove disposizioni sulle normativa Euro 7 per veicoli stradali
Cosa sta succedendo? In breve: secondo quanto richiesto dall’Europa, ci dovranno essere, con le nuove norme Euro 7, ulteriori modifiche e riduzioni delle emissioni nocive. Una serie di restrizioni che si affiancano alle precedenti proposte che vorrebbero uno stop definitivo entro il 2035 sul mercato interno per i motori cosiddetti termici. In questo modo tra 12 anni saranno ammessi a circolare solo veicoli dotati possano essere immessi solo auto e furgoni dotati di motori ad emissioni zero di CO2.
Da parte sua l’Italia ha fatto notare che gli investimenti necessari per l’adeguamento alle norme Euro 7 sono inutili ed irragionevoli sia per la tempistica che per le richieste in sé. Nel primo caso perché le norme Euro 7 entreranno in vigore il primo luglio 2025 per i veicoli leggeri nuovi (autovetture e furgoni) e il 1º luglio 2027 per i veicoli pesanti nuovi (autocarri e autobus). Inoltre, fanno notare i rappresentanti italiani, si tratta di capitali che dovranno essere spesi per tecnologie che non avranno più motivo di esistere tra poco più di dieci anni. Da qui la richiesta di lasciare invariate le norme Euro 6.
Ma la risposta della portavoce è stata chiara “Un punto molto importante nella nostra proposta è che va considerato che la precedente normativa Euro 6 era del 2012. Da allora, l’industria si è adattata, c’è stata una evoluzione: le imprese sono ora già molto vicine ai livelli di ambizione della nuova normativa Euro 7, e la Commissione ne ha tenuto conto quando ha fatto la proposta, che è ambiziosa ma realistica”.
“Inoltre la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e di particolato, prevista dall’Euro 7, riduce l’inquinamento atmosferico” il che porterà vantaggio per tutti i cittadini anche per via dei limiti imposti su elementi come l’ammoniaca, le emissioni di formaldeide e il protossido di azoto.
Attualmente la norma Euro 6 (Euro VI per i veicoli pesanti) disciplina ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), particolato, idrocarburi, metano, e infine ammoniaca, ma solo per autocarri e autobus.
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