
I miliardari russi Mikhail Fridman e Petr Aven sono pronti a scaricare le loro quote in Alfa-Bank in una vendita da 2,3 miliardi di dollari ad Andrei Kosogov per liberarsi dalle sanzioni occidentali
Per Unicredit si apre uno spiraglio per la alleggerirsi in Russia. Sotto la lente del gruppo italiano in questi giorni c’è Alfa Bank. L’istituto, fondato nel 1990 dall’oligarca Mikhail Fridman (che ne è ancora il socio di maggioranza), è la maggiore banca privata russa con 62 miliardi di attivi, 486 uffici e 8,67 miliardi di capitale. Unicredit è è socio indiretto attraverso il veicolo lussemburghese Abh Holdings, di cui detiene il 9,9%.
Negli ultimi giorni l’azionariato di Alfa Bank si è messo in movimento. Secondo quanto riportato dal Financial Times Fridman e l’altro oligarca Pyotr Aven avrebbero l’intenzione di vendere le proprie partecipazioni nella banca all’altro socio Andrei Kosogov con l’obiettivo di ottenere la revoca delle sanzioni occidentali. Andrei Kosogov, che non è stato oggetto di sanzioni, ha accettato di acquistare la banca russa per 178 miliardi di rubli (2,3 miliardi di dollari).
Gli oligarchi russi stanno combattendo le sanzioni occidentali loro imposte per i loro presunti legami con il Cremlino. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno imposto misure punitive ad Alfa-Bank lo scorso anno dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin, mentre l’UE ha introdotto le sue misure il mese scorso.
L’accordo potrebbe concludersi in primavera, ma dovrà essere approvato dai regolatori russi, tra cui la Banca centrale e le autorità fiscali. Fridman e Aven hanno rifiutato di commentare. Kosogov ha confermato che è stata concordata una vendita, rifiutandosi di commentare ulteriormente.
FOTO: SHUTTERSTOCK