
Raffica di dati macro. Occhio a Tim
L’Europa parte oggi in calo alla vigilia della Bce. Il Dax scende dello 0,38%, il Cac40 dello 0,49%, il Ftse100 dello 0,33% e il Ftse Mib dello 0,52% a 26.660 punti con lo spread Btp/Bund a 183 punti base e il rendimento del Btp 10 anni al 4,31%.
Meglio i futures di Wall Street (+0,06% quello sul Dow Jones e +0,13% quello sull’S&P500) grazie alla ripresa dei titoli bancari, dopo il crac di Silicon Valley Bank. Anche le crescenti scommesse che la Federal Reserve adotterà un atteggiamento meno falco favoriscono un sentiment positivo.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione praticamente ingessato, con una variazione pari a +0,03%, a quota 27,229.48. Bene gli altri indici azionari asiatici. La borsa di Shanghai avanza dello 0,70%, la borsa di Seoul sale dellì1,41%, Sidney +0,86%, Hong Kong +1,36%.
Sul fronte dei cambi l’euro recupera terreno contro il dollaro, tornando sopra 1,07 a 1,073 (+0,04%). Tra le materie prima il petrolio è in ripresa con il Wti in rialzo dell’1,42% a 72,34 dollari al barile e il Brent dell’1,30% a 78,46 dollari al barile. Nel suo bollettino mensile diffuso ieri, l’Opec+ ha lasciato invariate le previsioni di crescita della domanda mondiale di greggio per quest’anno, in quanto il crescente ottimismo sulla domanda cinese è stato contrastato dalle preoccupazioni per il quadro economico negli Stati Uniti e in Europa. Il gruppo dei produttori di petrolio si aspetta una crescita della domanda di 2,3 milioni di barili al giorno quest’anno, fino a 101,90 milioni di barili al giorno, sostanzialmente in linea con le stime precedenti.
Oggi raffica di dati macro. In mattinata focus sulla produzione indutriale dell’Ue e sui prezzi al consumo della Francia. Alle 12:00 dagli Stati Uniti arriverà l’indice settimanale richieste mutui, alle 13:30 l’indice empire manufacturing a marzo, le vendite al dettaglio a febbraio, l’indice dei prezzi alla produzione a febbraio, alle 15:00 le scorte delle imprese a gennaio e l’indice mercato immobiliare Nahb a marzo. Per finire le scorte di petrolio.
Sul listino milanese attenzione a Tim perché il cda dovrebbe dare oggi, 15 marzo, un primo responso alla proposta di Cdp-Macquarie per la rete del colosso tlc. Secondo alcune fonti, il board chiederà un miglioramento dell’offerta perché la ritiene troppo bassa. Occhio anche ai titoli di quelle società che riuniscono i rispettivi cda sui conti 2022: Erg, Enav, Brunello e Saras, mentre Terna presenta il piano di sviluppo 2023 con l’ad, Donnarumma.