
L’impatto sul settore immobiliare sarà molto forte e i proprietari italiani hanno già detto che si adegueranno solo dietro aiuti di stato
Con 343 a favore e 216 contrari l’Europarlamento ha dato il suo ok alle direttive sulle case green. Una decisione che però potrà ancora essere soggetta a modifiche attraverso le ulteriori trattative tra Europarlamento, Commissione e Consiglio Europeo ma che, sicuramente, porta già le prime conseguenze in Italia.
Secondo le nuove norme, infatti, i paesi membri dovranno raggiungere la neutralità climatica (quindi salire man mano la scala delle classi energetiche) entro il 2050. Nello specifico dovranno rientrare, come minimo, nella classe E entro il 2030 e nella D entro il 2033. Lo step finale sarà, appunto, il 2050. Ma questa è solo una parte del problema. Con le direttive sulle case green, infatti, molti immobili in Italia dovranno essere sottoposti ad adeguamenti. E gli italiani sembrano essere poco propensi ad adattarsi.
Tanto che, secondo un’indagine di Facile.it non solo il 50% degli italiani ignora la classe energetica della propria abitazione, ma 1,2 milioni di persone ignorano completamente il concetto di classe energetica. In quanto, poi, agli adeguamenti, questi saranno fatti, dicono gli intervistati, solo se ci saranno aiuti da parte dello Stato. Una situazione particolarmente delicata se si considerano le ultime vicissitudini che hanno riguardato il Superbonus mentre le direttive Ue impatteranno su una platea ben più ampia.
E se 2 milioni di italiani hanno detto di essere disposti a non adeguarsi anche a rischio di ricevere una multa, 1 milione è disposto, invece, a vendere casa andando in affitto, pur di non affrontare la spesa.
Foto: Imagoeconomica