
Secondo quanto riportato dal FT, dopo il no dei sauditi ad aumentare le proprie quote nel gruppo elvetico, Credit Suisse avrebbe chiesto supporto alla Banca nazionale svizzera e all’autorità di controllo di borsa, la Finma.
Di questi minuti la notizia secondo la quale la banca centrale svizzera avrebbe risposto offrendo la liquidità richiesta, eventualmente, da Credit Suisse. A confermarlo anche un comunicato congiunto di Finma e Credit Suisse in cui si legge che “La Finma è in stretto contatto con Credit Suisse e ha accesso a tutte le informazioni rilevanti. La Finma conferma che Credit Suisse soddisfa i più alti requisiti di capitale e liquidità applicabili alle banche importanti a livello di sistema”.
L’intenzione sarebbe quella di mandare agli operatori e soprattutto ai mercati un segnale di presenza da parte delle autorità. Un tentativo di arginare il crollo delle azioni che è arrivato a registrare anche un -30% per poi riprendersi seppur solo parzialmente.
Momento molto delicato, quindi non solo per l’istituto elvetico ma anche per gli altri attori in scena. In primis la banca centrale svizzera chiamata a salvaguardare la reputazione dell’intero mercato elvetico come roccaforte della finanza mondiale.
Non è meno complessa la posizione della BCE che se da un lato ha chiesto alle banche europee di dichiarare a Francoforte la propria esposizione verso l’istituto elvetico, dall’altro potrebbe anche preferire non fare dichiarazioni né prendere provvedimenti ad hoc proprio per evitare di inviare segnali di panico.
FOTO: EPA/MICHAEL BUHOLZER