
Gli oltre 300 fondi europei gestiti dalla banca hanno accusato uscite nette per 205 milioni di dollari il 14 marzo e i deflussi sono saliti il 15 marzo a oltre 211 milioni
Il Credit Suisse resta in pesante ribasso alla Borsa di Zurigo, ma sopra i minimi di seduta. Attorno alle 15 il titolo della banca elvetica è in calo del 7% a 1,87 franchi, dopo essere ribassato fino a 1,76 franchi alla metà seduta.
Mercoledì la quotazione ha toccato il minimo storico di 1,55 franchi. In cinque giorni il titolo ha perso il 23%, nel mese di marzo il calo finora è stato del 35% e negli ultimi sei mesi del 63%.
Ad appesantire il clima sul CS – che dopo un’iniziale stabilizzazione ha ripreso la via del ribasso – hanno contribuito le odierne indicazioni di Morningstar, secondo cui il CS ha registrato più di 450 milioni di dollari di deflussi netti da suoi fondi in gestione negli Usa e in Europa tra il 14 e il 15 marzo.
Gli oltre 300 fondi europei gestiti dalla banca hanno accusato uscite nette per 205 milioni di dollari il 14 marzo e i deflussi sono saliti il 15 marzo a oltre 211 milioni. Gli oltre 20 fondi Usa hanno registrato a loro volta uscite nette per 20 milioni il 14 marzo e per 29 milioni il giorno successivo.
Il Credit Suisse è caduto a minimi record in Borsa mercoledì (-24% in chiusura) dopo che il suo principale azionista, la Saudi National Bank, ha dichiarato che non intende fare ulteriori investimenti nella banca, mentre sul mercato dominava il timore di contagio dal collasso della statunitense Svb.
Giovedì, grazie all’intervento della Banca Nazionale Svizzera, il Cs ha potuto avere l’accesso a 50 miliardi di franchi e questo ha permesso al titolo di rimbalzare (+19%). Oggi sono ripartite le vendite, mentre il mercato resta molto nervoso sul futuro del gruppo, tormentato da una sequela di scandali e infortuni finanziari che hanno causato perdite record.
Dagli Usa, tra l’altro, è rimbalzata la notizia – riportata dall’agenzia Reuters – secondo cui il Credit Suisse è stato citato in giudizio da azionisti statunitensi. L’accusa rivolta dai soci alla banca svizzera è di avere nascosto le difficoltà, sia in materia di deflussi, sia delle debolezze nei controlli interni sulla rendicontazioni finanziaria.
(foto SHUTTERSTOCK)