
Un settore dinamico che si adatta alle nuove esigenze dei consumatori
Dal Buondì alle Crostatine passando anche per le meteore del settore come, ad esempio il Soldino, o gli inevitabili evergreen in stile Tegolino. Alzi la mano chi non ha mai mangiato una merendina. Croce e delizia di mamme e figli, le merendine hanno recentemente compiuto 70. Tanto, infatti, passato da quando, nel 1953, il Mottino si trasformava in Buondì, dando vita non solo ad un prodotto industriale che avrebbe rivoluzionato l’alimentazione di tutti, ma anche ad un nuovo concetto di nutrimento, non solo per i bambini.
Anche per questo motivo i prodotti offerti dal mercato si sono evoluti nel tempo riuscendo a migliorare in qualità degli ingredienti e soprattutto ad adattarsi alle esigenze nutrizionali di un pubblico variegato. Infatti, secondo una recente ricerca creata da Bva Doxa – Unione Italiana Food, 8 italiani su 10 consumano merendine e ben il 55% lo fa anche due volte a settimana. Da qui la necessità di creare porzioni più piccole ma anche tagliare la quantità di grassi saturi e di zuccheri oltre che, ovviamente, delle calorie.
Partendo da questi presupposti il mercato delle merendine appare un settore dinamico e fortemente portato all’innovazione dal momento che ogni anno appaiono sugli scaffali circa 8-10 prodotti nuovi.
“Se siamo qui a celebrare i 70 anni delle merendine – afferma Luca Ragaglini, Vice Direttore di Unione italiana Food – significa che questo prodotto è stato capace nel tempo di conquistare l’apprezzamento di diverse generazioni di italiani. Da una parte grazie all’innovazione che rappresenta uno dei plus principali del settore e dall’altra in virtù dell’unicità di un prodotto che è esclusivo del mercato italiano: in nessun altro Paese europeo esistono prodotti definiti con questo nome. Dobbiamo, infatti, per forza, ricorrere ad un’intera frase per spiegare di cosa si tratta, ovvero ‘piccoli prodotti dolci da forno monoporzione’ e in questo sta la peculiarità del loro successo: una piccola merenda, equilibrata nutrizionalmente, buona e pratica“.
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