Il leader del sindacato è stato ospite di Annunziata a “Mezz’ora in più”. E ha parlato della riforma fiscale proposta dal governo
Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ribadisce la contrarietà della sua organizzazione sulla delega fiscale. “Non è solo un nostro giudizio – ha detto a “Mezz’ora Inpiù” – ma anche di Cisl e Uil. Nei prossimi giorni ci incontreremo per decidere come e quali iniziative mettere in campo”.
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Landini ha affermato che “stiamo definendo in queste ore la data, c’è un percorso comune. C’è il tema del fisco, ma anche salute e sicurezza, pensioni e salari. Bisogna mettere in campo un’iniziativa che deve durare. Nei prossimi giorni bisogna avviare la mobilitazione. Discuteremo il percorso migliore, iniziando a fare assemblee e coinvolgere le persone senza escludere nulla. Il mondo del lavoro si è stancato di pagare le tasse panche per chi evade”.
Il fisco è “la madre di tutte le battaglie”, ha poi affermato Landini ribandendo il “no alla flat tax” perché la tassazione “deve essere progressiva”. Il numero uno della Cgil ha aggiunto che “è necessario ridurre le tasse su lavoro dipendente e pensioni e far pagare di più le rendite finanziate. In più abbiamo un Paese con 100 miliardi di evasione. Il Governo apra una vera e propria trattativa su fisco, pensioni e superamento precarietà”.
“Penso di aver fatto bene” a invitare la premier Meloni al Congresso della Cgil, ha aggiunto Landini, ricordando che “la Cgil nella sua storia ha sempre invitato i presidenti del Consiglio che molte volte hanno deciso di non venite”. “Al di là del fatto che esistono e ci sono tuttora posizioni diverse”, ha aggiunto Landini, la presenza di Meloni è stato un riconoscimento per organizzazione come la nostra che ha 5 milioni di scritti.
(foto ANSA)