Ubs avanza la sua proposta molto cauta e chiede garanzie anche al governo elvetico. Sullo sfondo anche la questione degli esuberi
Un miliardo di franchi, questa la cifra offerta da Ubs per l’acquisizione di Credit Suisse. Inoltre, stando ad indiscrezioni di stampa fatte trapelare da FT, sul tavolo ci sarebbe un’operazione carta contro carta che porterebbe ad uno sconto sulle azioni Credit Suisse dell’87% circa. Non solo ma Ubs pare abbia anche chiesto una clausola di annullamento dell’accordo nel caso in cui i cds della banca elvetica dovessero salire di 100 o più punti base.
Oltre alla garanzia da parte del governo elvetico di circa 6 miliardi di dollari anche per coprire eventuali costi legati all’acquisizione. Il tutto senza contare la questione delle norme che il governo svizzero vorrebbe adottare per bypassare il voto degli azionisti sulla transazione. L’intenzione sarebbe quella di ottimizzare al massimo i tempi e riuscire a chiudere la transazione già in serata.
Una soluzione che, per quanto veloce, non è esente da conseguenze da un punto di vista sociale. Infatti la fusione porterebbe a circa 10mila esuberi, in altre parole posti di lavoro che dovranno essere tagliati. Con conseguenze che potrebbero avere impatti diretti sull’intera economia nazionale.
FOTO: EPA/MICHAEL BUHOLZER