Gli impieghi sono a 1,78 miliardi di euro (+3,25%) e con masse amministrate che superano i 5,5 miliardi di euro
La Bcc di Verona e Vicenza chiude il suo bilancio 2022 con impieghi a 1,78 miliardi di euro (+3,25%) e con masse amministrate che superano i 5,5 miliardi di euro.
L’utile netto dell’istituto raggiunge i 32,3 milioni di euro con una crescita del +160,48% rispetto ai 12,4 mln di euro del 2021 (anno della fusione tra Bcc Verona e Bcc Vicenza) mentre la raccolta diretta aumenta del 3,4% della raccolta diretta sfiorando i 2,5 miliardi di euro. Cresce anche la raccolta indiretta (investimenti dei clienti in titoli di stato, fondi comuni, polizze assicurative e gestioni patrimoniali) che raggiunge gli 1,3 miliardi di euro con il risparmio gestito che si attesta a 936 milioni di euro. Il CET 1 Ratio, indicatore sintetico di solidità della Banca, si attesta al 23,87%.
“Un risultato che migliora ulteriormente, pur nel bilancio post ultima fusione – commenta il direttore della Bcc di Verona e Vicenza Leopoldo Pilati – Il Total capital ratio raggiunge il 24,30%. Ottimo il dato del cost income al 51,68%, che si pone tra i migliori a livello nazionale. Proseguecon successo la politica prudenziale degli accantonamenti con la copertura delle sofferenze, cheraggiunge il 95%, pur in presenza di garanzie reali negli affidamenti a clientela.Mentre l’’utile netto si attesta a 32,34 milioni di euro, determinando un rafforzamento patrimoniale che porta i fondi propri a 300 milioni di euro”.
Confermata anche la volontà di proseguire con il percorso di fusione con Bcc Patavina. “Stiamo lavorando in questi mesi ad un nuovo progetto di fusione con BCC Patavina – conclude il presidente dell’istituto Flavio Piva – che ci consentirà un ulteriore salto di qualità per la risposta al territorio. Per ora abbiamo avuto riscontri positivi dai soci e dal mondo delle imprese e questo ci incoraggia aproseguire l’iter. Ho sempre detto chiaramente in questi ultimi anni come fosse strategico per il Veneto esprimere una rinnovata capacità attrattiva e una solida forza finanziaria. Il nostro polo bancario si st aprogressivamente strutturando, in modo armonico rispetto ai valori del Credito Cooperativo e ai rapporti con le altre BCC, per essere aggregante, attrattivo, sinergico: un centro di riferimento chiamato ad innalzare la sua capacità di ascolto, di investimento, di risposta, di celerità nelle decisioni. Una banca che viva e pensi in Veneto, dove la filiera sia corta e dove ivalori fondativi siano ben saldi”.
(foto BCC)