
Bonomi si dice contrario agli incentivi per le aziende che assumono. Visco: “economia più resiliente del previsto ma incertezze restano”. Gentiloni: “In Italia si pensa al ponte sullo stretto e alla flat tax, ma la priorità è il Pnrr”
«Sono contrario agli incentivi per gli imprenditori che assumono. Quello è il nostro mestiere, assumere. Invece chiediamo di tagliare le tasse sul lavoro». A parlare così è il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in merito alla riforma fiscale che la scorsa settimana ha avuto l’ok dal Cdm.
Bonomi, come al solito suo, ha parlato in modo schietto facendo delle richieste precise al Governo. E l’occasione è stata questa volta l’evento per la presentazione del nuovo Affari&Finanza del quotidiano La Repubblica. «Da due anni – ha aggiunto – stiamo facendo una battaglia sul cuneo fiscale. Il riordino delle aliquote fiscali è un risparmio di 300 euro a famiglia. Il taglio del cuneo fiscale come lo abbiamo proposto noi vuol dire che per i redditi di 35 mila euro il risparmio è di 1.200 euro all’anno».
Secondo il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, la guerra in Ucraina ha pesato e continua a pesare sull’economia con una situazione di incertezza e con l’impatto che ha avuto in termini diretti sui prezzi dell’energia che indiretti in termini di effetti negativi complessivi sul potere di acquisto dei redditi. «Abbiamo osservato un risultato migliore delle attese, c’è stata una resilienza delle nostre economie superiore al previsto anche se rimangono le incertezze a cui si aggiunge ora un ulteriore elemento derivanti dagli sviluppi finanziari oltre-oceano che tuttavia possono avere un impatto sulla situazione complessiva – ha spiegato. – Le nostre proiezioni attuali sono migliori di quanto immaginavamo qualche mese fa, ma le incertezze restano. La stella polare è riportare l’inflazione al 2%».
Il Commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, rimprovera invece l’Italia perché a detta sua dà priorità a questioni sbagliate. «Noi riusciamo nel nostro Paese a dare un’enorme attenzione a tantissimi problemi, a volte a problemi che non sono dietro l’angolo come il Ponte sullo stretto di Messina o la flat tax e non ci rendiamo conto che c’è un problema di urgenza e attualità che è il Pnrr che non mi sembra sufficientemente al centro delle nostre preoccupazioni», ha sottolineato.
FOTO: ANSA