Giorgetti sulla Bce: “l’aumento dei tassi può causare problemi alla stabilità finanziaria”
«Sembra che adesso i mercati si siano un calmati. Credo che la situazione in Europa sia sotto controllo. Noi siamo in costante contatto con l’autorità di regolamentazione. Per il sistema bancario italiano siamo tranquilli. Riteniamo che ripercussioni per il sistema bancario italiano siano insignificanti». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, prova a rassicurare i mercati, arrivando a un evento della Fondazione Cariplo a Milano.
Il ministro ha aggiunto “che la modalità seguita, cioè l’ordine di priorità di garanzia tra azionisti ed obbligazionisti ha sorpreso, però le autorità europee mi sembra che abbiamo appena ribadito l’ordine di priorità“.
Giorgetti ha commentato anche l’ultima decisione della Bce di aumentare ulterioremente tutti e tre i suoi tassi di 50 punti base. «Va calibrato con molta attenzione, perché aumentare i tassi di interesse é utile per domare l’inflazione ma può causare qualche problema alla stabilità finanziaria», ha concluso.
Il ministro è tornato poi sul patto di stabilità. «Tornare alle regole sospese tre anni fa non è coerente con l’elevato livello dei debiti pubblici accumulato a seguito della pandemia – ha spiegato. – Lo sforzo fiscale richiesto dalle precedenti regole per ridurre di un ventesimo all’anno il rapporto debito/Pil sarebbe stato infatti già molto complicato da realizzare, con dati pre-Covid. Irrealistico oggi, alla luce dello shock che ha replicato in termini quantitativi di finanza pubblica quello della crisi finanziaria post 2008. La proposta della Commissione europea di riforma della governance economica rappresenta sicuramente il punto di partenza, non certo quello di arrivo, della riforma della governance economica europea. L’Italia sta partecipando al dibattito, nei tavoli istituzionali del Consiglio, con analisi e proposte di tipo costruttivo finalizzate a migliorare le linee di riforma. È un approccio realistico».
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