
Xi: “per Pechino resteranno priorità le relazioni con Mosca”. I due leader stanno concentrando i colloqui sulla cooperazione strategica e sulla guerra in Ucraina
«Pechino continuerà a fare delle relazioni russo-cinesi una priorità. Cina e Russia sono grandi potenze vicine e partner strategici». E’ iniziato il secondo giorno della visita di Stato del Presidente cinese Xi Jinping a Mosca. Secondo quanto riferito, Xi e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto colloqui di almeno quattro ore ieri e altrettanti sono previsti per oggi.
Rafforzare l’interazione strategica con la Russia e al contempo accreditare la Cina come mediatore credibile per il conflitto in Ucraina. Questi sono gli intenti dichiarati dal presidente Xi Jinping all’arrivo a Mosca per la sua ottava visita dal 2013. Due obiettivi non facili da conciliare, soprattutto agli occhi di un Occidente decisamente scettico sulle reali intenzioni di Pechino. Putin ha dichiarato ieri che avrebbe discusso con Xi le proposte cinesi per un cessate il fuoco. Oggi i due presidenti dovrebbero anche concordare una dichiarazione congiunta sulla loro partnership e potenziali accordi su “diverse aree di cooperazione”, ha dichiarato uno degli assistenti di Putin. Gli analisti osserveranno con attenzione il grado di cooperazione e la vicinanza che i leader instaurano durante questo incontro.
Così, mentre Kiev dice di seguire con interesse gli sviluppi, chiedendo a Xi di convincere la Russia a mettere fine alla guerra, la Casa Bianca invita gli ucraini a non accettare un eventuale cessate il fuoco, che “ratificherebbe” le conquiste territoriali dei russi e darebbe loro tempo per riorganizzarsi. «La prima e principale clausola di un accordo di pace deve essere la resa o il ritiro delle forze di occupazione russe», ha sottolineato anche il segretario del Consiglio di sicurezza Oleksiy Danilov.
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